Sulla questione vitamina D potremmo scrivere pagine e pagine e non sarebbe comunque sufficiente. Cerchiamo in questo post di affrontare al meglio la tematica sintetizzandola, mostrando le informazioni principali.
Si sente sempre più parlare gli esperti dell’importanza di questa vitamina e di quanto sia fondamentale per la nostra salute. Ma è più una moda o è davvero così utile? La risposta è che la vitamina D è più importante di quello che si può immaginare. Nella sua forma attiva questa vitamina agisce in realtà come un ormone che regola varie funzioni che portano enormi benefici al nostro organismo. E’ stato visto come una sua carenza, unita ad altri fattori, possa essere associata all’insorgenza di diversi tipi di malattie come Alzheimer e altre malattie autoimmuni. La sua importanza sta anche nel regolare l’assorbimento di calcio andando a rendere più forte l’osso.Questa vitamina è un regolatore del metabolismo del calcio e per questo è utile nell’azione di calcificazione delle ossa. È fondamentale quindi sia per i bambini che devono “creare” osso per crescere che per gli adulti e anziani che devono invece “rinforzarlo” e preservarlo per non perderlo. La vit. D favorisce l’assorbimento di calcio e il suo deposito. In età adulta,bassi livelli di vitamina D nel sangue promuovono la perdita di massa ossea e lo sviluppo di osteoporosi. È inoltre fondamentale per rafforzare il sistema immunitario e quindi aiuta a difendere meglio il nostro corpo diminuendo il rischio di influenze,infezioni e raffreddori. La vitamina D regola i livelli di calcio nel sangue,importante anche per regolare l’attività muscolare. La vitamina D svolge anche un ruolo chiave a livello cognitivo e psicologico. Ottimizzare i suoi livelli può migliorare in modo considerevole il benessere psicologico di un individuo. Degli studi scientifici hanno evidenziato come questa vitamina sia legata anche a casi di depressione o disturbi dell’umore. Ulteriori studi scientifici hanno evidenziato come scarsi livelli di vitamina D possono aumentare il rischio di declino cognitivo nei soggetti adulti. La carenza di vitamina D è associata a un aumento del rischio, pari a più del doppio rispetto a valori normali, di sviluppare un qualsiasi tipo di demenza. La correlazione esisterebbe anche con l’Alzheimer: un rischio maggiorato del 69% con livelli di vitamina D sotto la media e quasi duplicati se molto inferiori alla soglia. In linea generale possiamo affermare che questa vitamina contribuisce ad assicurare un benessere generale e sembra rappresentare, associato ad un corretto stile di vita , un importante fattore di protezione per l’individuo. Con poca vitamina D il cervello funziona male e invecchia più in fretta. La maggior parte degli italiani è sotto i livelli minimi di vitamina D a causa di lavori o attività ricreative svolte in luoghi chiusi. Si passa il 90% (se non di più) delle nostre giornate in ambienti chiusi e questo comporta un’ inevitabile carenza. Questo perché solo in minima parte può essere assunto con l’alimentazione mediante il pesce (sgombro, salmone etc) ,uovo etc…ma la maggior parte si ottiene a partire dai raggi solari. Ecco perché è importante esporsi al sole durante la giornata. Anche solo 15 minuti al giorno al sole possono rivelarsi efficaci per aumentare i livelli di vitamina D ma se questo non è possibile farlo è bene cercare di integrare questa vitamina e di controllare periodicamente il suo valore nel nostro organismo attraverso delle comuni analisi del sangue.